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Il Trebbiano Spoletino, fantastica combinazione di terroir e vitigno, è l’uva protagonista di un impianto che prende il nome del santuario cui conduce la strada che passa dinnanzi alla vigna. Posto a 280 metri slm, è ben esposto a Sud e costantemente assolato e si nutre da un terreno di composizione franco argillosa con una buona presenza di scheletro. Quando abbiamo cominciato la nostra collaborazione con l’agronomo ed enologo Roberto Muccifuori, dopo attente valutazioni sulla capacità produttiva delle piante, abbiamo optato per una conversione dalla primaria forma di allevamento a cordone speronato, che generava uve altamente fenoliche, al sistema a guyot, risultato il più corretto per la varietà. Grazie all’instancabile e prezioso Anthony, vignaiolo e vero maestro nella potatura, oggi otteniamo uve molto equilibrate per realizzare vini di grande qualità.

Vitigno, Trebbiano Spoletino

È uno dei vitigni che fanno parte dell’estesa famiglia del Trebbiano. Nonostante prenda nome da Spoleto non si ha certezza che provenga dalla cittadina. Già inserito in bollettini ampelografici di fine Ottocento, è uva nobile grazie alla sua capacità di maturare gradualmente mantenendo un livello di acidità sempre elevata che genera vini tesi e longevi al contempo.

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In una zona incontaminata lungo il letto del torrente Faena, è posta l’omonima vigna che ospita un vecchio clone di Pinot Bianco. L’uva derivante dal Pinot Gris e diffusa soprattutto nel Nord-Est d’Italia, si è da sempre distinta a Monte Castello di Vibio per generare vini dagli aromi intensi e dalla notevole longevità. Date le caratteristiche peculiari di questo particolare clone abbiamo deciso di riconvertire il vigneto dall’originaria forma d’allevamento vigorosa cosiddetta a “palmetta”, tipica di produzioni intensive, all’attuale guyot bilaterale che garantisce minor resa per ettaro e uve molto ricche in termini di concentrazione. La fresca esposizione a Nord-Est dell’impianto permette inoltre di mantenere le caratteristiche intrinseche di questa varietà nordica, perfettamente ambientata in un’area di produzione dal clima temperato/mediterraneo.

Vitigno, Pinot Bianco

Versione italiana del celebre Pinot Blanc, vitigno francese largamente coltivato in Europa Centrale. Se la Borgogna è la sua patria d’origine, l’Alsazia tra le sue terre di vocazione e Germania ed Austria vere roccaforti, in alcune zone dell’Umbria come la Vigna Faena dell’areale di Monte Castello di Vibio, si esprime con grande sostanza che ci consente la maturazione in barrique del Crasi, un bianco d’eleganza straordinaria.

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Tra i primi al mondo a comprendere il concetto di terroir sono stati frati e curati. Quando si è presentata l’occasione abbiamo acquisito questo terreno esposto favorevolmente a Sud dalla curia di Todi, certi che fosse un appezzamento con caratteristiche uniche. Sebbene fossimo innamorati delle uve autoctone della nostra zona, abbiamo scommesso sul Merlot perché siamo convinti che una varietà importante di stampo internazionale, se ben adattata al terroir, possa essere un’interprete infallibile. Grazie al perfetto connubio tra portinnesto, vite, terreno e clima, il nostro Merlot ha dimostrato l’alta vocazione per produrre un vino rosso importante. Il ph basso del nostro vitigno, molto simile ai rossi prodotti a Bordeaux, ci sta regalando, vendemmia dopo vendemmia, risultati qualitativi eccellenti.

Vitigno, Merlot

È un’antica varietà di origine francese che gode in tutto il mondo di grande diffusione, grazie alla sua capacità di adattarsi a diversi climi. L’uva, riportata su cataloghi storici in Francia già nel 1700, con citazioni ricorrenti nella zona di Pomerol nel bordolese come vitigno capace di generare vini importanti, dà origine a rossi corposi, eleganti e dal tannino misurato.

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Il Sagrantino è tra le uve più espressive d’Italia e principe della viticoltura umbra. Abbiamo dedicato alla tipica varietà nostrana un piccolo appezzamento posto a 320 metri sul livello del mare con suolo franco argilloso con assenza di scheletro, ricco di microelementi che garantiscono elevata qualità delle uve. Rispettando quella che è la forma di allevamento tradizionale, cosiddetta a cortina alta, lavoriamo con grande oculatezza un impianto di giusta densità per giungere al perfetto equilibrio tra pianta e terreno. Nella Vigna L’appomessa, che in umbro significa “un luogo a sud riparato dal vento”, la vite può giovarsi di un clima temperato lungo l’intero stadio di maturazione, che garantisce un frutto ricco di concentrazione in termini di estratto e polifenoli, elementi essenziali che permettono al nostro vino una lunga maturazione in bottiglia.

Vitigno, Sagrantino

Il Sagrantino è il vitigno tipico di Montefalco, comune rinomato per la produzione vitivinicola, distante una quarantina di chilometri dalla nostra cantina. Le citazioni antichissime di questo vitigno oggi identificato come Sagrantino non mancano: già Marziale ne fa cenno, come pure Plinio il Vecchio nel 77 d.C. nella sua opera monumentale Naturalis Historia, sotto il nome di Hirtiola. L’uva dà vita ad un vino molto profumato ed opulento e di grande spessore gustativo.